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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Seminario Valfredda con James Hitchmough e Cassian Schmidt

Molto interessante il seminario organizzato da Valfredda in occasione degli eventi di Maestri di paesaggio a Bergamo. Quest’anno i relatori sono stati due personaggi di spicco nel plant design e nell’orticoltura contemporanea:

  • James Hitchmough, professore all’Università di Sheffield e ricercatore negli ambiti dell’ecologia, la progettazione e gestione della vegetazione erbacea e
  • Cassian Schmidt, direttore per 18 anni di Hermannshof garden, laurea in architettura del paesaggio e master in orticoltura

Interessante la convergenza del pensiero dei due ricercatori/paesaggisti nell’approccio basato sull’osservazione e studio delle comunità vegetali naturali per poterle riproporre in un contesto artificiale e nelle considerazioni sulla manutenzione.

Per approfondire i loro contributi si consigliano due libri: C. Scmidt, The garden Hermannshof, Ulmer, 2013; J. Hitchmough, Sowing beauty, Timber Press 2017 (entrambi acquistabili alla Libreria della Natura)

Hitchmough propone le comunità naturali come modello di plant design, per la loro stabilità nel tempo e le prolungate fioriture. In particolare le comunità naturali australiane possono essere un efficace modello per gli impianti urbani. H. sostiene che “l’ispirazione deve venire dalla natura piuttosto che dai cataloghi dei vivai”.

Propone tre letture della natura: 1 come fonte estetica; 2 come lezione etica; 3 come lezione ecologica e orticola, cioè come imparare dalla natura.

Tutte le piante erbacee della terra si possono classificare in 5 tipologie

Schmidt propone nuove prospettive del plant design basate sugli habitat naturali, che si possono definire come ecologia+estetica.

Affronta 4 argomenti principali 1. Gli ecosistemi orticolturali nel giardino: l’esempio di Hermannshof; 2 Manutenzione time-saving; 3 Tipologie di vegetazione naturale come fonte di ispirazione; 4 Comunità di piante stile prateria.

Sottolinea l’importanza del concetto di socialità sviluppato da Hansen; ad esempio se utilizzo in gruppo piante che preferiscono essere isolate avrò una maggiore necessità di manutenzione.

Il modello migliore per comprendere la competizione delle piante è CSR (Competion/Stress/Ruderal)

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Giardini in viaggio Laura Pirovano