Les jardins d’Etretat in Normandia
A fine aprile sono stata invitata all’inaugurazione delle nuove sculture dei Jardins d’Etretat in Normandia in una posizione straordinaria a picco sulle famose falaises d’Amont e a un passo dalla Chapelle Notre-Dame de la Garde.
Una storia molto particolare quella di questi giardini che furono creati agli inizi del 1900 da una famosa attrice frances, Madame Thebaut, grande amica di Claude Monet che vi soggiornò parecchie volte immortalando le vedute in diversi quadri.
Nel 2015 il giovane paesaggista russo Alexander Grivko, che ha firmato moltissimi giardini privati in giro per il mondo e che dirige lo studio di landscape Il Nature, ha acquistato la villa La Roxelane con il suo giardino ampliandolo notevolmente (dagli iniziali 5000 mq agli attuali oltre 10.000 mq) ridisegnandolo completamente e trasformandolo in un louogo d’arte contemporanea aperto al pubblico. Un lavoro immane realizzato in soli due anni con un notevole dispendio di risorse e di energie – più di 200 tra operai e giardinieri, oltre 35.00o piante e numerose opere d’arte in parte permanenti e in parte temporanee. Del giardino originario è rimasta la trama arborea costituita da tanti Acer platanoides che si stagliano con le loro forme eleganti tra le sinuose architetture vegetali.
Alexander ha voluto con questo giardino mostrare finalmente al pubblico una delle sue opere, essendo gli altri suoi giardini tutti privati e non visitabili. E dopo questo suo primo progetto pubblico ha in preparazione altri due giardini uno in Francia nel dipartimento de l’Oise e uno a Madera…
I giardini oggi costituiscono una scenografia assai ben orchestrata di forme arbustive topiarie che disegnano in maniera perfetta onde, archi, boschetti suggestivi in un percorso che dall’alto si snodano fino al punto panoramico da cui si gode di una vista sulle bellissime falaises. Sicuramente Alexander sa usare molto bene le piante, memore della tradizione del giardino rinascimentale italiano da lui molto amato e della lezione contemporanea dei grandi paesaggisti belgi, in primis Jacques Wirtz, che lui riconosce come uno dei suoi maestri. Volutamente poche le specie utilizzate ma sapientemente impiegate in grandi masse: arbusti per lo più sempreverdi, tra cui Taxus baccata, Buxus sempervirens, Phillyrea angustifolia, Ilex aquifolium, Ligustrum delavayanum, Enkianthus japonicus ed Elaegnus. Poche le fioriture ma tali da assicurare delle belle macchie di colore nelle stagioni: in primavera grandi rododendri ed azalee dai toni bianco-rosati, in estate Hydrangea paniculata e Agapanthus africanus, in inverno le bacche degli agrifogli si acconpagnano alle fioriture di ellebori e Camellia sasanqua. Del giardino originario sono state poi conservate tutte le varietà di orchidee della specie Cypripedium.
Lungo il percorso si incontrano diverse opere d’arte di artisti russi, polacchi, tedeschi e spagnoli: alcune, come le sculture in terracotta appese agli alberi – che con le onde sonore che producono pronunciano il nome ‘arte’ in moltissime lingue – o ancora l’albero con carillon (Foret mecanique di Greyworld) sono molto suggestive, altre come ‘Les gouttes de pluie’ molto scenografiche.
All’insegna di Marie Antoinette, la bizzarra e inconsueta sfilata di ballerini agghindati in palloncini colorati che ha inaugurato la stagione 2018 dei giardini
Ecco alcune immagini del giardino e di alcune installazioni ed opere d’arte.
Tags: Alexandre Grivko, jardins d'Etretat
Marisa
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Molto interessante lo aggiungo alla lista dei viaggi/desideri!
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