L’estate di troppe fiere. Le riflessioni di un guru dei giardini composte in un ventoso studio in una piovosa giornata di fine luglio. Miahalejon Ashworth
Ospito volentieri le considerazioni, sempre originali e professionali, del mio caro amico Michaeljon Ashworth che ci parla delle manifestazioni orticole di questa estate in Inghilterra.
I garden show organizzati dalla prestigiosa istituzione RHS-Royal Horticultural Society, Chelsea, Hampton Court, Tatton Park e la lunga lista di flower show continuano a crescere ogni anno. Quest’anno (2017) l’ultima aggiunta alla prospera stagione estiva delle manifestazioni orticole è quella della RHS di Chatsworth: probabilmente la più bella delle locations di questa parata di eventi dedicati alle piante e ai giardini.
L’aggiunta di valore di quest’anno l’attribuisco sia all’interesse del viaggio attraverso l’attraente paesaggio del Peak District National Park sia a Chatsworth House, una straordinaria interpretazione seicentesca della casa di campagna barocca, un palazzo di stile italiano che vanta i rinomati giardini nel vasto parco progettato da Lancelot ‘Capability Brown’ in oltre un decennio a metà del XVIII secolo.
Quest’anno le promesse di Chelsea mi sembravano scarse e per questo motivo me ne sono rimasto a casa, risparmiandomi il viaggio, le spese, le lunghe file e le folle del centro di Londra.
Invece ho seguito i servizi televisivi e mi sono reso conto che BBC dedicava al suo evento floreale preferito almeno 3 ore ogni giorno. La splendida interpretazione di James Basson del ritorno della natura in una cava maltese di pietra abbandonata mi è sembrata una improbabile scelta del tema. Ma questa installazione ha avuto un grande appeal televisivo e comunicata come una romantica rovina in mezzo al paesaggio selvaggio. Questo progetto ha avuto pochi concorrenti dato che quest’anno il motto era disertare Chelsea, sia a causa del dopo Brexit che della scarsità di prestigiosi designer al Chelsea.
Sia il padiglione della manifestazione floreale che la parte dei giardini temporanei, erano molto più accessibili dai visitatori proprio perché c’era circa la metà ( o forse meno) degli abituali show gardens.
E per essere onesti la gran parte dell’eterno fascino di Chelsea dipende proprio dai costosi giardini sponsorizzati dalle maggiori aziende.
L’incanto è rotto se noi vediamo soltanto ciò che possiamo godere comodamente stando a casa o possiamo acquisire know how professionale difficilmente spendibile per i nostri più modesti clienti.
Ma io non sono rimasto a casa per Chatsworth! Meritano da soli una sosta e una visita il palazzo e i suoi giardini che da oltre 50 anni frequento senza mai stancarmi.
Dan Pearson, due anni fa, ha portato Chatsworth a Chelsea e il suo omaggio al giardinaggio naturale in un ambiente boschivo è stato un vero trionfo.
La manifestazione di Chatsworth – che si è tenuta per la prima edizione agli inizi di giugno e che sarà replicata nel 2018 dal 6 al 10 giugno – ha scontato una settimana di tempo atroce superato dal consueto sangue freddo britannico.
Gli show gardens nel bellissimo contesto di Chatsworth sembravano veri giardini . Questa mi sembra che sia la formula delle manifestazioni orticole del futuro. Al posto del lusso e dell’eccesso di Chelsea, dello scarso livello di agio di Hampton Court e di Tatton park, Chatsworth è un memorandum di concetti del passato (modestia), della naturalezza (rispetto dell’ambiente) e della contemporaneità (accessibilità e disponibilità). Una manifestazione dedicata alla fattibilità e illuminata dalle solari promesse di essere ‘client friendly’ a casa propria.
L’estate di troppe fiere è diventata il trionfo della nuova Chatsworth e un omaggio al passato guardando al futuro con occhi contemporanei. Un brindisi alla prossima edizione 2018!
Eco alcune immagini degli show gardens a Chatsworth
Per informazioni sulla prossima edizione di RHS Chatsworth vedi https://www.rhs.org.uk/shows-events/rhs-chatsworth-flower-show
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